Morbosità (s.f.) Esasperazione capace di provocare la deformazione o il travisamento dei limiti naturali o morali di un fatto. ...

Sulla morbosità e altro. Sulla morbosità e altro.

Sulla morbosità e altro.

Sulla morbosità e altro.



Morbosità (s.f.) Esasperazione capace di provocare la deformazione o il travisamento dei limiti naturali o morali di un fatto.


Moraleggiare (v. intr.) Sentenziare, per lo più in modo pedante e astratto, su grandi temi.

Consono (agg.) Conforme, proporzionato, adeguato.

Desueto (agg.) Caduto in disuso.

Desumibile (agg.) Ricavabile, deducibile.

C’è chi parla usando dodici-tredici espressioni: bello, brutto, simpatico, antipatico, schifo, adoro.
C’è una povertà di linguaggio che scatena in me rabbia e frustrazione per due motivi: primo sapere che a volte non sono totalmente compreso, secondo riconoscere che vorrei allargare all’infinito il mio vocabolario.
La scarsezza di termini porta a non riconoscere alcuni avvenimenti, ciò ci rende immobili di fronte al sopruso e dormienti quando una tempesta potrebbe scoppiare.
Sopra ho proposto alcuni semplici parole con la loro definizione, non sono scelte a caso.
Ho appena letto un articolo che parla di 4 ragazzini (17-20 anni) morti perché correvano troppo e perché ubriachi, in fondo pagina la scritta in grassetto sottolineato guarda le foto della disperazione dei genitori.

Morboso.
Moraleggiare. Chi parla di strade assassine, macchine insicure. Ma anche chi accusa la noia dei giovani facendo di tutta l’erba un fascio.
Consono. Il linguaggio, la reazione. Una combinazione che dovrebbe essere consona all’accaduto.
Desueto. Non fare spettacolo di dolori privati.
Desumibile. Qualcosa continua a non andare per la giusta strada.

Ps. Post pesante, lo so. Però ne sentivo il bisogno.
Still.

11 comments:

  1. Una scritta in grassetto sottolineata di quel tipo racconta di una deficienza assoluta.
    Ed è un giornalista quello che ha scritto ciò?

    I miei nonni avevano capacità di linguaggio pari a zero ma un'intelligenza del cuore che avrebbe mangiato come spaghettini 'sti laureati.

    ReplyDelete
  2. ADOVO!!! Ops, cosa ci vuoi fare, è un callo ormai... :D

    ReplyDelete
  3. @Inco, sono d'accordo con te per l'intelligenza del cuore!
    Purtroppo nel vedere quell'articolo mi sono talmente innervosito che non potevo non farne un post.

    @Miky, hai alleggerito il post!

    ReplyDelete
  4. Ormai viviamo in un mondo dove giornali e televisioni esasperano la morbosità del pubblico su certi fatti per far maggiori guadagni spacciandola per informazione.

    ReplyDelete
  5. @I'mso, certe cose sono di difficile comprensione! Sono felice che tu stia bene :) un bacione!

    @Loran, ecco sottoscrivo!

    ReplyDelete
  6. Non si può essere sempre leggeri. Però è verissimo che essere ignoranti ci impedisce di comprendere certe situazioni e chiamarle col proprio nome.

    ReplyDelete
  7. @Rano, poi dopo quello che è successo ieri è ancora più dura!

    ReplyDelete
  8. concordo appieno sul fatto che ci sia una povertà di linguaggio abissale che desertifica i già magri cervelli :D

    ReplyDelete
  9. a povertà di lessico corrisponde povertà di pensiero? probabilmente sì. del resto se non si sa dare un'esatta definizione delle cose, quelle cose in qualche modo cessano di esistere.

    ReplyDelete
  10. @Anxiety, :)

    @Guchi, diciamo che non coincide totalmente..ma ci sono delle prove!

    ReplyDelete

E voi che ne dite?!