Il mondo da una bolla è una tana di apparente quiete. Ha ampi spazi che splendono di luci, arcobaleni riflessi su una patina levigata. Il mondo da una bolla è elegantemente silenzioso, risuona la propria voce imponente e l'aria trema e vibra e ci entra nelle orecchie, nella bocca. Ci accarezza di tepore. Ma tutto è finto, plastico. Comoda poltrona per animi da intrappolare, per chi si è arreso, per chi è stato omologato.
Le tue gambe rannicchiate hanno slancio. Toccano terra, piedi nudi sul marmo. Un fremito ed è pronto il salto. Perché lo puoi fare, puoi muoverti e incontrare. Puoi sentire la gioia, il dolore, la delusione e lo stupore. Nulla ovattato, tutto amplificato. Perfino il tuo pensiero, il tuo indomito spirito di avventura.
Ci sono posti, fuori dalla bolla, in cui troverai rifugio, sarà lì che il cuore malandato batterà di ricordi. Un velo di stelle a coronare gli occhi lucidi che hai perso. Un mare tranquillo in cui avvolgersi. Sono lì che osservo, che tocco la terra e mi sporco di sogni. Staremo lì, noi che sappiamo ancora provare il gusto dell'incanto, nudi e pieni di vita. Nudi come quando siamo liberi.
Dedicata a:
L'uomo che di sogni ha riempito il mio cuore, e continua a farlo.
Il ragazzo-panda che lotta per il suo posto al mondo.
Lo spagnolo ferito perché riprenda a fidarsi e a brillare della sua luce.
Still Pedersen Paradise
musica consigliata: Five Tattoos - Ella Henderson