Vivrai una volta sola.
Quel tanto che basta per assaporare la vanità dei tuoi sogni, l'ambigua arte del toccare terra per ritornare a provare ancora, e poi un'altra volta e una ancora.
Il tempo del lamento, del vuoto imperante finisce quando ti accorgi che troppo hai concesso, troppo hai permesso.
Trovare è cercare, perdere, riconoscere limiti inflitti, patiti e infine spezzati.
Le tue gambe possiedono un salto inespresso quanto atteso.
Accogli la paura di non farcela. Tremano di freddo le dita, fino alla radice dei polsi.
Il tuo petto mi avvolge di incanto.
Vivrai una volta sola.
Quel tanto che basta per esistere. Insieme.