Le parole che strappano il tempo
sono destinate a ingannare l'attesa.
Volare era il desiderio inconfessabile
di provare l'ebbrezza del vuoto sotto i piedi.
Vivere lo riservavo a quel momento in cui la terra
mi avrebbe lasciato i segni sotto le stabili piante.
E poi la nube dell'indeterminato si avvicina e si stringe
tra la nuca e le spalle e diventa reale, vera, presente.
Volare è vivere.
Vivere è infinito.
E amare
è un verbo che non contiene più l'estasi dell'esserci
SPP
26\11\13
Molto bella ^__^
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