Salve mondo, eccoci arrivati alla quarta puntata. Oggi lo scritto è un pò più crudo del solito. Sto sperimentando, quindi può capitare che l...

Un racconto incontrollato - 4 Puntata. Un racconto incontrollato - 4 Puntata.

Un racconto incontrollato - 4 Puntata.

Un racconto incontrollato - 4 Puntata.

Salve mondo, eccoci arrivati alla quarta puntata. Oggi lo scritto è un pò più crudo del solito. Sto sperimentando, quindi può capitare che lo stile a volte muti e alcune cose vi piacciano meno di altre.
Ho scelto di dirvi sin da subito che ho voluto provare per il racconto una vena più cupa, probabilmente nelle prossime tappe ci saranno anche vene più sessuali e chissà magari altre più distese.
Insomma come ogni esperimento si può sbagliare..spero lo gradiate comunque :)
Buona lettura.

4 Puntata.


Mi sveglio di colpo, annaspo non riesco a capire se sono sott’acqua o in una bolla, non trovo la via per uscire da questo incubo.
Paolo non è potuto venire da me. Ho pensato che  fosse meglio così e mi sono buttato a letto senza nemmeno abbassare le lenzuola.

Improvvisamente tu sei lì. Occhi verdi addosso a me.
Ti ho sognato stanotte ed eri così reale.
Il tuo corpo è un fulmine , l’anima in tempesta.
Ho stretto così forte gli occhi che pensavo di vedere rosso.
La percezione di quell’attimo, la vana trepidazione del momento.
Mai sogno più beffardo, ma incubo più sperato.
È un pugno nel basso ventre, senti un dolore secco poi un formicolio che ti illude levandoti il fiato, ma lo sai che farà più male, sempre più male.
L’inconscio mi porta a te come una ferita a cui levi la crosta e non rimargina.
La cicatrici nel dormire, nemmeno più abbandonarmi a Morfeo è un luogo sicuro.
Vorrei infilare una lama nella carne, sconquassare il primo strato di pelle. Vorrei sapere se il dolore fisico scaccia quello mentale.
Mi turbini in testa e mi dissangui; raggelo ai miei pensieri perché non so come bloccarli.
Cazzo non capisco se sono ancora lucido.
Sento la terra che si scolla dai piedi ma ragiono ancora.
Indelebilmente hai trafugato la mia ingenuità per lasciare spazio alle perversioni della mente.
Mi hai sottratto il bicchiere di cicuta ma non hai spazzato via gli effluvi che si propagano nel mio torace.
Ho solo questo brivido che mi avvolge e mi sottrae le gambe dal suolo.
Ti ho sognato stanotte, è stata una vertigine. Il tuo corpo ha fulminato la mia anima travolta dalla tempesta.
Chiuderò gli occhi ora e non so su quali lidi approderò, chiuderò gli occhi ora, devo riuscire a dormire.

19 comments:

  1. Molto bella questa puntata.. cruda, diretta capace di afferrarti e trascinarti al suo interno facendoti mancare anche il respiro. Bravo Still

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  2. Pezzo narrativo come molte concessioni alla poesia. Uno stile complesso e non facile. Un uso delle parole a volte stridente. Mi hai ricordato lo stile di Aldo Nove nel libro LA VITA OSCENA. Leggendolo mi sono reso conto cos è possibile per chi scrive da tempo e "ha un nome" e chi inizia con un libro di esordio come un perfetto sconosciuto. Certe libertà stilistiche, nel mercato di oggi, non sono facili da far passare. Un armonico esistere di scrittura e poesia. Io tendo, per mia indole, a essere legato molto alla trama, alla storia, al divenire dell'azione...e se a volte cado nell'auto-compiacimento della "bella parola"...intesa come parola poetica, lontana dal parlato, tendo a fare un passo indietro. Diverso sarebbe se pensassi a un testo realizzato con piccoli frammenti narrativi...nel breve riuscirei...nella complessità di un romanzo molto meno. :-) Bravo comunque...:-)

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  3. Pezzo narrativo CON (e non COME) molte concessioni...si era capito, vero? :-)

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  4. @Francesco, grazie mille :)

    @Bimboverde, pensare che odio le vertigini...

    @I'msoguy, ti ringrazio!

    @Ariafritta, prima di tutto ti ringrazio per il commento che rileggerò per capire meglio! spero non sia passata l'idea che mi auto-compiaccio dei paroloni perchè non è così! Sto cercando la mia via, quella che possa permettermi di scrivere nel modo più vicino al mio essere :)
    Comunque sono felice che hai notato lo stridere delle parole perchè era il mio obiettivo!!

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  5. mi è piaciuto...molto!!
    lost

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  6. molto bello! l'esperimento mi sembra ben riuscito!

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  7. Ok, sulla scrittura niente da dire.
    Ma preferisco toni meno cupi. Sarà che sono in fase maial-romantica! :)

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  8. @Lost, grazie :)

    @Carolina, ci tenevo al tuo parere!

    @Inconsapevole, hai ragione cercherò di calibrarmi :)

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  9. bravo sperimentare è sempre positivo, e anche i cambiamenti di stile mantengono viva la lettura.

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  10. @Loran, ti ringrazio dell'incoraggiamento :)

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  11. Ora mi siedo, mi rilasso e ti leggo... :)

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  12. @Miky, fammi sapere che ne pensi? anche critiche :)

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  13. Questo estratto onirico del tuo racconto è pura ENERGIA, mi piace il ritmo! Consiglio: alterna le fasi 'oniriche' con racconti 'di realtà', anche 'banali' per così dire (cosa bevi seduto al bar? alzi lo sguardo e il cielo com'è?) per riportare il lettore coi piedi per terra e farlo immedesimare ;)

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  14. @Miky, ma grazie mille :) e soprattutto per il consiglio, ne ho davvero bisogno!

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  15. @ Still - ma nooo! Mica ti devi calibrare! La mia preferenza è su toni meno cupi IN QUESTI GIORNI per quel che io sto vivendo. Tu continua sempre a scrivere come ti viene. Così ti viene decisamente bene! :)

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  16. Ma prego, caro! Cmq non credo tu abbia bisogno dei miei consigli, mi sopravvaluti :)

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  17. Vertigine. La parola chiave. A volte succede anche a me. Hai descritto bene una sensazione, dote rara se mi permetti...le sensazioni sono crude, senza peli sulla lingua, belle o brutte che siano. E il tuo racconto ha trasmesso questa meravigliosa verità.

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  18. @Inconsapevole, graaaazie :)

    @Miky, secondo me anche voi mi sopravvalutate :)

    @Microo, ti ringrazio davvero tantissimo!!!!

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E voi che ne dite?!