"Viviamo nel tempo; il tempo ci forgia e ci contiene, eppure non ho mai avuto la sensazione di capirlo fino in fondo. Non mi rifer...

Incipit #1 Incipit #1

June 2013

Incipit #1




"Viviamo nel tempo; il tempo ci forgia e ci contiene, eppure non ho mai avuto la sensazione di capirlo fino in fondo. Non mi riferisco alle varie teorie su curvature e accelerazioni né all'eventuale esistenza di dimensioni parallele in un altrove qualsiasi. No, sto parlando del tempo comune, quotidiano, quello che orologi e cronometri ci assicurano scorra regolarmente: tic tac, tic toc. Esiste al mondo una cosa più ragionevole di una lancetta dei secondi? Ma a insegnarci la malleabilità del tempo basta un piccolissimo dolore, il minimo piacere."

Julian Barner
Il senso di una fine
Einaudi

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E voi che ne dite?!

Mi interrogo sulla perdita. Si tratti di una persona, di una cosa.  Perdere ci fa una paura folle. Potrei dire che per me è stata la ...

Scusate, ho perso. Scusate, ho perso.

June 2013

Scusate, ho perso.

Mi interrogo sulla perdita. Si tratti di una persona, di una cosa. 
Perdere ci fa una paura folle.
Potrei dire che per me è stata la parola della settimana.
Io ho perso, chi è attorno a me
rischia di essere in procinto di perdere.

Il dolore prende il corpo e se ne impossessa.
Fa in modo che i piedi siano paralizzati, 
sospesi fra la mossa di un passo e la forza di gravità.
Il petto brucia quanto le lacrime di chi non avevi mai visto piangere prima di quel momento.
Lui scuote la testa, "non c'è più" dice "dove sarà ora?".

La perdita è l'inizio.
E' il momento in cui giri pagina, devi farlo e riprendere da un foglio bianco.
Ti trovi spiazzato, senza bussola. Immerso nella nube lattiginosa.
La vista tornerà. 
Il sorriso attenderà il momento giusto per comparire.

Still P.P.
5\VI\13

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