Non so bene come introdurre quello che ho scritto oggi. Vi rassicuro: non sono io il depresso, chi scrive si immedesima o rivive sensazioni ...

Solo per me. Solo per me.

June 2011

Solo per me.

Non so bene come introdurre quello che ho scritto oggi. Vi rassicuro: non sono io il depresso, chi scrive si immedesima o rivive sensazioni che hanno vissuto persone a lui vicine. Oggi è uscito questo fra una canzone e un panino al tacchino. Non so. Lascio a voi.


Lo sapevano tutti.
La verità galleggia davanti all’orizzonte, pietra pomice sulle onde brumose.
Ho stretto le ginocchia quanto più vicino al viso, ho lasciato che la testa si inarcasse indietro, che il sangue andasse un po’ alla testa per provare una vertigine.
Speravo che questo giorno arrivasse, volevo capire cosa sarebbe cambiato nella mia vita.
L’illusione della pagina rosa, di un sole caldo che non abbaglia, una pioggia che bagna i marciapiedi senza sfiorarmi.
Quando ti lasci vivere perdi contatto con le emozioni e galleggi, sospeso e incurante.
Se me ne fossi accorto prima non sognerei ogni notte di gettarmi giù da una rupe per provare dolore, non vorrei essere inseguito da uno sciame di pungiglioni sibilanti.
E scorre sempre quel tappeto rosso vermiglio, sotto i piedi, fra le costole e le mani; mi sporcherò l’anima e le giunture per non essere immune all'incedere dei passi, al battere di ciglia, all’ombra di un soffio fantasma.
Intanto la schiuma delle onde ricopre quella parte di me così esposta.
Ed è notte, una notte profonda e incolta, stridore di una sensazione di libertà che si spegne cigolando nel manto crudo e scorticato.
Tutti lo sapevano, ma nessuno lo vuole dire.
Un giorno non sentirò più negazione, la fobia di essere pauroso, un giorno non sarò più depresso.
Coglierò fili di nuvole per farne un paracadute, il viaggio è lungo se la notte è senza vento.
Sogno una giostra, vividi colori di ieri e quella melodia selvaggia di giochi e fango impiastricciato tra le dita.
Credo in un futuro incerto, in spinte dirompenti di sofferenza voluta e in gioie costrette a non scoppiare perché bloccate nella cassa toracica.
So che c’è un posto per tutti.
Il mio è laddove riuscirò a recuperare il moto sinuoso e leggero del piede morbido sulla terra che non mi trangugia ma mi accoglie e mi sostiene.
Tornare a essere.
Battito del cuore per una sensazione dimenticata.
Voglio e non vorrei. Posso e non potrei.
Fare. Per me.
Solo per me.

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E voi che ne dite?!

Cosa sarebbe la vita senza la voglia di porsi degli obiettivi per il miglioramento del modo di approcciarsi alle varie sfide che ci si pong...

Così sia. Così sia.

June 2011

Così sia.


Cosa sarebbe la vita senza la voglia di porsi degli obiettivi per il miglioramento del modo di approcciarsi alle varie sfide che ci si pongono in ogni momento?
La verità è che senza rendercene conto cambiamo, a volte in meglio altre in peggio, ma se riguardassi come ero a 16,18,20 anni ero sicuramente diverso da oggi che di anni ne ho pochi di più..Guchi oggi ha scritto qualcosa di davvero bello, so che non si arrabbierà se la cito ma voglio che tutti leggano (o rileggano nel caso frequentino già il suo blog!), una frase che ha scritto: capisco che solo la luce può sconfiggere il buio e che solo una risata può battere la paranoia.
Mi è venuto in mente perciò di dire quali sono i miei obiettivi a breve termine, quelli su cui sto già lavorando in sostanza..
  • Vorrei imparare ad avere maggiore fiducia in me, nelle mie capacità, e avere voglia di buttarmi senza pensare alle fasciature che dovrei fare se le cose andassero male.
  • Vorrei riuscire a fare qualcosa in più per chi non si accetta o non viene accettato..lo so sembra molto il discorso di miss america..però anche io non sono stato accettato, ho subito, incassato e risposto, non tutti hanno la stessa forza. Una volta avevo postato un video di un coro americano e avevo parlato di questa voglia di fare anche attraverso il blog..chissà magari anche solo scrivere qui di me, di noi, può portare un pò di sollievo a chi pensa di essere l'unico gay di un paesino X.
  • Lo ammetto vorrei lasciare un segno, magari leggere il mio nome sulla copertina di un libro...seeee buona notte...scherzi a parte questo è il progetto più a lungo termine!!
  • Una cosa un pò frivola, vorrei seguire l'impulso che mi spinge a creare e mostrare ciò che invento senza nascondere (quasi) tutto nel cassetto. Il più delle volte creo scemenze, piccoli oggetti, ma è pur sempre una parte di me...
  • Ultima cosa, vorrei essere sempre come sono, non cambiare certe cose del mio carattere per nessuna ragione al mondo. La capacità di attesa, il ragionare sempre sulle cose, l'essere tendenzialmente solitario-selettivo, l'incapacità ad omologarsi..


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E voi che ne dite?!

Eccomi torno dopo una piccola pausa necessaria dopo una settimana pesantissima (che continua con ancora 3 giorni di fuoco!). Il week end è ...

Un pò di zucchero! Un pò di zucchero!

June 2011

Un pò di zucchero!

Eccomi torno dopo una piccola pausa necessaria dopo una settimana pesantissima (che continua con ancora 3 giorni di fuoco!).
Il week end è passato e ha lasciato dei bei ricordi, mi sono rilassato e divertito molto.
A volte è difficile tornare alla normalità dopo dei bei giorni di riposo, vero?
Quindi inziamo il lunedì con un pò di dolcezza, per questo ho inserito le Bagnanti di Picasso (a me dona un senso di pace) e aggiungo anche una bella canzoncina!


Buon inizio settimana, e scusate per il post un pò scarno, ma oggi sono così :)

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E voi che ne dite?!

Oggi mentre tornavo a casa in bici sono passato davanti ad una vecchia costruzione, al primo piano sul piccolo terrazzo un uomo anziano sede...

Guardando e scrivendo. Guardando e scrivendo.

June 2011

Guardando e scrivendo.

Oggi mentre tornavo a casa in bici sono passato davanti ad una vecchia costruzione, al primo piano sul piccolo terrazzo un uomo anziano sedeva incurante del caldo e del sole.
Non so cosa scatti in me in questi casi: fotografare con la mente e scrivere. Vi lascio a poche righe che ho buttato giù pensando a questo signore.


Aveva il viso pallido, emaciato dal tempo che ti lascia nudo ad aspettare ieri. Quelle ore fuggite che non tornano sono ora presenti fra le ciglia e le palpebre di Manes, uno scatto per chiudere l’occhio timoroso, spaventato dall’idea di perdere ancora.
È seduto scomposto sulla poltrona davanti al porticato di casa, la gente che passa sono piedi di un esercito di sconosciuti; un tempo lui era amato, in casa un re, alla taverna il saggio.
Amava della vita quei piccoli momenti che poteva assaporare da solo, ma i libri venivano lasciati ovunque per non stare un secondo con la solitudine dei suoi pensieri, se avesse potuto avrebbe coperto le pagine con una superficie idrorepellente pur di leggere sotto la doccia.
Il passato oggi è un fulgido ricordo. Ora con Manes non c'è nessuno, rimpiange quelle volte in cui sua moglie gli voleva parlare, ma l’Andreina non era colta come lui, discorreva abilmente solo di ricette e punto croce.
Una ruga si apre sotto il labbro, un sorriso al pensiero di poterla incontrare. Parleranno d’amore e di Brahms e forse chissà finalmente potrà capire quale mistero nasconde la lievitazione del pane.
Baciarla e godersi quel silenzio che avvolge in una spirale di incanto mentre l’onda del tempo si infrange e finalmente non la stai più a guardare.

Ps. Chiedo scusa se non ho inserito nessuna immagine ma oggi blogger non vuole che ne metta, sorry!

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E voi che ne dite?!

Facciamo un esperimento. Partiamo da questa canzone che dice "non sarebbe bello..." e aggiungiamo qualche piccolo punto a nostra ...

Non sarebbe bello se.. Non sarebbe bello se..

June 2011

Non sarebbe bello se..


Facciamo un esperimento. Partiamo da questa canzone che dice "non sarebbe bello..." e aggiungiamo qualche piccolo punto a nostra scelta. Io ci provo vedremo se voi nei commenti mi seguirete :)

Non sarebbe bello...
  • ..se potessi vedere il futuro come un'opportunità e non come un sentiero di cui non conosco ancora molto.
  • ..se riuscissi ad apprezzare me stesso quanto vorrei, sia per le mie capacità che per l'accettazione della mia esteriorità.
  • ..se le persone che mi sono vicine ora stessero con me per ancora molto tempo con un'evoluzione di sentimenti e perchè no anche discussioni.
  • ..se riuscissi ad essere costante in qualche cosa.
  • ..se una, non una ma quella cicatrice rimarginasse.
  • ..se riuscissi a ringraziare, a scusarmi, a chiedere aiuto, a non vergognarmi, a far tutto con tempismo.
  • ..se i miei peluche parlassero (cazzo una scemenza la potrò pur dire?)
  • ..se ognuno di noi potesse scegliere, e nessuno imponesse.
  • ..se imparassimo a goderci il tempo, sia vivendolo insieme sia quando si attende.
  • ..se non ci fossero domande del tipo "ma quindi sei gay?" alla quale segue, dopo la risposta affermativa, la seguente frase "figo, io amo i gay sono così sensibili"..uhm!
  • ..se non fossimo discriminati, picchiati, screditati solo perchè siamo gay, ebrei, neri, rom o di qualunque altra minoranza.
Stop mi fermo, ora tocca a voi. Spero.
Un bacio Still!

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E voi che ne dite?!

Sento un suono nella testa, è un bussare continuo e tremendamente fuori tempo. Un due, uno due, un tre. È la dannazione di non esser...

Quel maledetto bussare. Quel maledetto bussare.

June 2011

Quel maledetto bussare.



Sento un suono nella testa, è un bussare continuo e tremendamente fuori tempo.
Un due, uno due, un tre.
È la dannazione di non essere pronto, e non importa se nulla ti richieda d’esserlo.
Novità. Fortuna. Occasione.
Se solo si riuscisse a spalancare la porta.
Se l’aria cambiasse senza travolgere l’aspettativa.
Corri controcorrente in un mare turbine di maree e poi,
E poi non puoi lasciarti cullare, il moto ti riporterebbe da dove sei arrivato.
Ti chiedi se quel punto sia stato il vero ordine prestabilito da non rompere,
Se invece spezzare sia la molla contro la letargia.
Nel frattempo tutto intorno corre, per inerzia e abitudine.
Ma le mie gambe vogliono mete da raggiungere consumando le suole.
Rifletti, ma domani arriva
Una nuova luna ti guarda.
Uno, due. Uno tre. Un due.
Bussano. Aprirò?
Forse domani.
Forse. 

Still.

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E voi che ne dite?!

Oggi ho iniziato a leggere un nuovo libro, per fortuna Feltrinelli aveva gli sconti del 20% su tutto e quindi ho potuto comprare Ave Mary d...

Un libro, un museo, più stati d'animo! Un libro, un museo, più stati d'animo!

June 2011

Un libro, un museo, più stati d'animo!


  • Oggi ho iniziato a leggere un nuovo libro, per fortuna Feltrinelli aveva gli sconti del 20% su tutto e quindi ho potuto comprare Ave Mary di Michela Murgia. Di solito non compro libri appena usciti, aspetto che il prezzo cali, ma tra il ribasso e l’interesse per il tema non mi sono trattenuto. È un trattato sul (difficile) rapporto chiesa-donna. Non so come mai ma ultimamente i saggi mi intrigano di più rispetto ai romanzi!

  • A proposito di scritti. Non so se qualcuno si sia chiesto che fine ha fatto il “racconto incontrollato”..diciamo che ho scritto la nuova puntata ma sto pensando che la pubblicazione così poco regolata vi faccia capire poco della storia. Mi balena in testa di scrivere un’ultima puntata e rimandare le prossime a quando avrò più carne al fuoco, sarebbe per farvi seguire meglio la trama. Che dite voi?

  • Mentre girovago per internet senza meta ho trovato l’ispirazione di andare a vedere un museo molto bello non vicinissimo a casa. In realtà non è un’idea nuova ma considerando che il tempo passa e che  la mostra che mi interessa finirà fra un mesetto ho tratto le info che volevo. 30 euro tra treno e biglietto. Ci si può stare direi! Certo i regionaloni non sono il massimo ma avrò libro e compagnia :)

  • Mi ero promesso che avrei festeggiato in qualche modo le 20 mila visite ma sono arrivate prima di quanto credessi, allo stesso modo il millesimo commento! Mi avete spiazzato e quindi non ho preparato nessuna sorpresa..tutto rimandato ai 2mila commenti e alle 50mila visite insomma, anche se il cricetino nella testa non sa cosa fare!!

  • Ultimo punto: Toni più sereni oggi. No, il dolore non passa e chissà quando lo farà, ma voglio vivere ogni minimo sentimento che il mio cuore mi faccia provare. E se sono cupo è anche vero che una parte di me è rasserenata  da chi ho accanto che dona il suo tempo libero per farmi star meglio…
Ps. per quanto riguarda l'immagine (ovviamente Mapplethorpe) ci sarebbero molte cose da dire, ma ognuno la interpreterà a suo modo, spero :)

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E voi che ne dite?!

Oggi è domenica, c’è un bel cielo azzurro dopo giorni di pioggia e grigio. Mi sono alzato alle 9, per me è tardi. Colazione, rinfrescata...

Un pensiero fra le nuvole. Un pensiero fra le nuvole.

June 2011

Un pensiero fra le nuvole.



Oggi è domenica, c’è un bel cielo azzurro dopo giorni di pioggia e grigio.
Mi sono alzato alle 9, per me è tardi. Colazione, rinfrescata veloce e a votare.
Ora sono qui davanti allo schermo luminoso, guardo foto, ascolto musica e scrivo, non ho molto da dire o forse avrei un fiume in piena da lasciar andare.
Quando ti colpisce un dolore così grande come la perdita di chi ritenevi essere un modello di vita i pensieri si affollano nella mente e rifletti.
Rifletti su cosa voglia dire legarsi, sentire i sentimenti crescere verso le persone che sono la tua famiglia, capire che in quei momenti sono pochi quelli che vuoi vicino.
Io che sono solitario mi trovo ad esserlo ancora di più e a desiderare semplicemente di stendermi sull’erba a guardare le nuvole per pensare a cosa voglio ora.
Perché la fine, e mi scuserete la banalità, può essere un nuovo inizio e non sempre il nuovo inizio deve essere d’apertura.
Ho bisogno di chiudermi.

Vi chiedo scusa, un altro post triste..di domenica poi.  Trovo inutile “censurarsi” sul proprio blog, queste sono le emozioni che provo ora e scriverle qui mi toglie un macigno.

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E voi che ne dite?!

Ti vorrei raccontare una storia. È breve. Tutto inizia davanti a un vetro. Nasci bella come l’alba. I parenti ti guardano e ti augurano...

Ciao. Ciao.

June 2011

Ciao.


Ti vorrei raccontare una storia. È breve.
Tutto inizia davanti a un vetro. Nasci bella come l’alba. I parenti ti guardano e ti augurano una vita lunga e felice.
Quello che non sai, o che non sapevi, è che tutto finisce di nuovo davanti a un vetro.
Sei lì a guardare un altro corpo, le rughe dell’età e la magrezza di una malattia che ha portato a termine il suo compito.
Se le parole ti facessero star meglio. Se le lacrime lavassero via solo la metà del dolore.
Qualsiasi cosa non muta il fatto che da ora in poi non ci sarai più.

Ma anche questa volta ci hai uniti.
Ieri eravamo tutti lì per te perché eri amore e amore io proverò ogni volta che ti penserò.
Ciao nonna.

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E voi che ne dite?!

È un faro intermittente nella notte piovosa, punta i miei occhi e li brucia. Il sollievo di un attimo ti illude, la ferocia del ...

Lasciare la luce alle spalle... Lasciare la luce alle spalle...

June 2011

Lasciare la luce alle spalle...



È un faro intermittente nella notte piovosa,
punta i miei occhi e li brucia.
Il sollievo di un attimo ti illude,
la ferocia del ritorno del suo fascio ruvido segna la sua forte presenza.
Una lacrima per bagnare la montagna di dune secche,
una goccia che umidifichi lo svilito verde dell’iride.
E intanto le tende sono vele gonfie di vento,
e io mi vorrei perdere in viaggio fra momentanee fantasie e solidi sogni.
Invece sono ancora qui, e proverò
a camminare sul filo che traballa alla pressione del piede,
e a sentire che la luce è alle spalle, 
che i miei occhi non soffrono più.
Giunto all'altro capo del mondo, ci sarò io che spossato ti darò la mano
e nel buio 
mi affiderò a te.

Still.

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