Non è stata una Pasqua grandiosa per me, anzi. Sono tornato nei miei luoghi natali perchè mia nonna sta molto male  (anche se forse al mo...

Per mia nonna. Per mia nonna.

April 2011

Per mia nonna.


Non è stata una Pasqua grandiosa per me, anzi.
Sono tornato nei miei luoghi natali perchè mia nonna sta molto male  (anche se forse al momento ha una leggera ripresa) e tra il lavoro e la distanza questo era l'unico momento utile per vederla.
Ho scritto qualche frase per fermare il momento in cui l'ho vista e ho deciso di postarla qui, mi sono un pò forzato per farlo ma come si condivide la gioia non si può celare la debolezza e i momenti difficili..
 

Il tuo corpo grinzoso, rugoso, prosciugato
Corteccia che profuma di borotalco e lavanda.
I livelli vitali si alterano,
Sai di non stare bene, mestamente lo accetti,
Dovrei farlo anche io.
Linfa.
Vorrei che la linfa rifulgesse in te
Sentire che pulsi ed esisti.
E domani, domani ci sarai ancora?
Le orecchie amplificano i loro sensori per registrare il tuo suono
L’idea di non ricordarlo più mi strema.
Vivi ancora serena e abbandonaci lievemente
Non chiudere la porta prima che io possa entrare.
Occhi nei tuoi occhi per comprendere il dolore
Occhi nei miei occhi per farti sapere che sono felice,
O almeno ci provo ad esserlo.
La tua mano che scompare nella mia
Mi invade di un vento gelido ed elettrico.
L’aria che entra dalla finestra socchiusa ti porterà in viaggio
Sogno che tu possa essere protetta e cullata.
Non basterà un battito d’ali per tornare alla normalità
Ma i secondi non si fermano
E tu vorresti che nemmeno io lo facessi.
Ora però sono qui.
Dammi ancora un bacio, una carezza
Dimmi che sono bello, che sei fiera di me.
Un esercito di lacrime per il tuo viaggio
Una flotta di momenti bellissimi per chi resta.

Still.

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E voi che ne dite?!

Salve a tutti ragazzi eccoci arrivati alla sesta puntata :)  Vi auguro sin già da ora una felice Pasqua e buona lettura ovviamente!!   Di...

Un racconto incontrollato - 6 puntata Un racconto incontrollato - 6 puntata

April 2011

Un racconto incontrollato - 6 puntata

Salve a tutti ragazzi eccoci arrivati alla sesta puntata :) 
Vi auguro sin già da ora una felice Pasqua e buona lettura ovviamente!!
 

Di te mi ricordo il viso dall’espressione sfrontata mentre le dita si intrecciano in sentieri fitti di pensieri.
Con la tua aria strafottente  pensi che la gente ti porti più rispetto ma celi male il messaggio che invii col tuo corpo.
Sei gracile, alto e secco come una cannuccia, non come un ramo ma una cannuccia colorata, quelle dei cocktail per intenderci.
Si, perché sei fresco degli anni e libero dai reali problemi, il tuo bagaglio ha sogni avvolti nella nebbia ma sai che potrai aver il tempo di realizzarli.
Hai la pelle del viso segnata dai tuoi sedici anni, i brufoli e un rasoio che ancora non sai bene come si usi.
A scuola non sei una cima, non ti impegni e chicazzosenefrega, meglio uscire con gli amici o possibilmente cavalcare il tuo destriero che inebria i pomeriggi di sole.
Io ero così diverso da te alla tua età.
Sono sempre stato solitario, non riuscivo ad incrociare gli sguardi di nessuno, mi sono perso così ogni possibilità di incontro.
Le mie preoccupazioni erano la scuola e non far capire al mondo che con il ragazzino della terza fila a destra avevo una storia di infuocata passione, solo nella mia testa però.
Camminavo curvo, ondulavo le braccia cercando di tenere sempre i capelli sulla fronte. Emanavo al mondo l’aria di sfigato cronico eppure tutti contavano su me per riuscire a levarli dai guai.
L’ars oratoria mi è sempre stata vicina grazie al cielo.

Oggi sei entrato in ufficio per aspettare tua madre, io e te sperati da una scrivania e qualche penna.
“Ti chiami Marcello, vero?”
“Sì” toglie di scatto le cuffie e si stropiccia gli occhi, devo avergli disturbato qualche fantasia.
“Ti conosco bene, tua mamma mi parla spesso di te” vedo la sua aria di interrogazione, credo non si immaginasse che in qualche modo sapevo chi lui fosse “Comunque togli i piedi dalla scrivania, tua madre non approverebbe” rimetto subito gli occhi sullo schermo, mi sento stranamente in imbarazzo.
Lui si siede più composto e rimette le cuffie, ha l’aria pensosa.
“Anche di te mi parla soprattutto mentre ceniamo mi dice quello che fate qui”, ogni parola è detta come fosse un macigno pesante da trascinare, non mi guarda ma è fisso sulle sfere colorate che si alternano sullo schermo del pc.
Non so precisamente cosa ribattere, vorrei una frase incisiva e brillante, magari farlo ridere, la verità è che Marcello mi ha colto di sorpresa.
“Mi fa piacere che ti parli del suo lavoro, lei ci tiene molto”.
Sono interrotto dallo squillare del telefono.
Mai come ora sono felice di rispondere.

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E voi che ne dite?!

Oggi scrivo un post un pò così, ho scritto e cancellato varie cose perchè nessuna mi convinceva, per ciò ho deciso di dire tutto in poche ri...

Due cose o forse tre. Due cose o forse tre.

April 2011

Due cose o forse tre.

Oggi scrivo un post un pò così, ho scritto e cancellato varie cose perchè nessuna mi convinceva, per ciò ho deciso di dire tutto in poche righe:

 
  • Ieri giornata della sfiga, ruota della bici bucata, serratura a lavoro scassinata da non si sa bene chi (per fortuna nessun furto), male alla schiena e poco sonno.
  • Oggi c'è un bel sole e quel poco di vento che ti tiene sveglio, non fa ancora troppo caldo ma i pollini iniziano a farsi sentire nell'aria..che due balle!
  • A lavoro procede tutto bene, oggi un pò di fatica per spostare delle cose ma l'ambiente è sereno e io ne giovo.
  • Ho scritto una poesia e anche la prossima puntata del racconto, non mi sento ispiratissimo se mai doveste avere idee da suggerire alcuni di voi hanno la mia mail :)
  • Sto cercando di buttare nel cassonetto le paure che mi hanno fino ad oggi spinto a non legarmi in amicizia con nuove persone. C'è da dire che non tutti sono uguali e forse ho trovato la persona che può farmi superare i timori con la sua voglia di ascoltarmi e prendermi bonariamente in giro :)
  • Non so più chi postare come Still Men..le ricerche però continuano, dont worry!
  • Infine oggi finalmente vado a prendere in sartoria i miei nuovi pantaloni, posso gioire nel dire che tutti quelli che avevo mi stavano larghi (EVVIVA!).
Buona giornata miei amori bloggerini :)

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Oggi tira un vento da mare, il cielo si diverte a guardare attraverso le nuvole. Mordo una mela verde dal sapore salmastro, ho i capelli ...

Una nota in blu. Una nota in blu.

April 2011

Una nota in blu.


Oggi tira un vento da mare,
il cielo si diverte a guardare attraverso le nuvole.
Mordo una mela verde dal sapore salmastro,
ho i capelli bagnati e lo sguardo sognante,
all’orizzonte uno scoglio non impervio su cui attendere.
Uno sguardo sparuto a chi passa
Per tornare là, dove non distinguo più la linea del blu.
Se la sera mi affogherà di rosso
Vivrò di quest’attimo di brezza marina.

Still.

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E voi che ne dite?!

“Una baguette con le verdure per te e un arabo al crudo per il bel moretto”. Non amo mangiare fuori e odio andare a pranzo in questo bar, s...

Un racconto incontrollato - 5 puntata. Un racconto incontrollato - 5 puntata.

April 2011

Un racconto incontrollato - 5 puntata.


“Una baguette con le verdure per te e un arabo al crudo per il bel moretto”.
Non amo mangiare fuori e odio andare a pranzo in questo bar, se a ciò si aggiunge la cameriera perdutamente innamorata del ragazzo che hai di fronte tutto diventa pesante.
Va da sé che se il moretto in questione è il tuo “amico di letto” ciò complica le cose!!
“Richi dai non ringhiarle contro” dice compiacendosi del suo improbabile fascino.
“Tu piuttosto stai attento a non sbrodolarti tutto!” rispondo un po’ indispettito.
Non capisco perché abbia scelto di passare la pausa pranzo con  Alessandro. In fondo aldilà di qualche prodezza fra le lenzuola c’è poco in comune fra noi.
Che poi definirle prodezze è improprio. Sì le prime volte c’era passione, avidità di scoperta e quella scossa che ti elettrizza. Ora è tutto meccanico, se lui è di fretta gli basta un po’ di su e giù, altrimenti è un guaio perché impiega tre ore solo a leccarmi i capezzoli. Una noia!
Alessandro era la mia pazzia, mi piaceva l’idea di uscire dal mio personaggio impostato e saccente per diventare un cattivo ragazzo, uno di quelli tutto sesso e zero preoccupazioni.
Peccato che io non sia in grado di cambiare letto tante volte quanto cambio le mutande.
Così mi sono impantanato in una semi-storia di sesso semi-piacevole.

Grazie al cielo le pause pranzo durano poco.
Tornando a casa mi sono chiesto cosa non funzioni in me, perché in questo periodo non posso far a meno di cercare qualcosa che non ha né un nome né una forma.
Annaspo a trovare un quid ma quando mi rendo contro che ho il nulla fra le mani il peso diviene insostenibile.
A volte penso a quanto sarebbe bello essere più stupido: zero pensieri, tutto divertimento.
Ma io non sono così, già trovo del marcio se qualcuno si definisce solare. Come Alessandro e il suo profilo per le chat: “Sono un ragazzo solare e spensierato che vuole divertirsi”, che razza di coglione.
Sarà vero che mi sono infatuato di lui solo per avvicinarmi allo straniero?  Solo per capire com’è vivere libero, con la mente vuota e le mani libere?
Non lo so, sinceramente oggi non voglio saperlo.

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Buongiorno mondo! Non mi sono perso, ho avuto un pò da fare e quindi ho tralasciato il blog..benchè abbia letto quasi tutti i vostri post!...

Tutto bene. Tutto bene.

April 2011

Tutto bene.


Buongiorno mondo!
Non mi sono perso, ho avuto un pò da fare e quindi ho tralasciato il blog..benchè abbia letto quasi tutti i vostri post!
Il lavoro procede bene e senza intoppi, mi piace sia l'ambiente che i colleghi, quindi non posso che gioirne!
Posticipo ancora un giudizio più strutturato perchè aspetto di essere lì da più tempo.
La verità è che mi sento più vivo dovendo uscire ogni giorno, non mi piaceva più star in casa rintanato a non far nulla di utile!!!

Non ho molto da dire in verità.
Vi lascio alla canzone che oggi canticchio in continuazione e vi auguro un felice fine settimana!

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E voi che ne dite?!

In un precedente post avevo parlato dell'ispirazione letteraria e avevo citato Lenze, visto che aveva avuto un buon riscontro fra voi, ...

Cooltura: la mia seconda tappa. Cooltura: la mia seconda tappa.

April 2011

Cooltura: la mia seconda tappa.


In un precedente post avevo parlato dell'ispirazione letteraria e avevo citato Lenze, visto che aveva avuto un buon riscontro fra voi, ho pensato di inserire ogni tanto qualche pillola di "cooltura", scritta COOL perchè voglio far capire a chi ancora ne dubita che leggere, guardare quadri o sentire della buona musica è una delle cose più belle e divertenti che esista al mondo! Insomma un titolo paraculo di tutto rispetto :p
Oggi vi propongo un Pablo Neruda non poeta ma scrittore in prosa, precisamente scelgo un piccolo passaggio che mi ha colpito per la capacità di descrizione, parole semplici ma che dicono tutto e lasciano al lettore l'immaginazione del se..
L'immaginazione del se è per Still una cosa essenziale, cosa avrei fatto io se...?, avete capito cosa intendo?!
Bene vi lascio alla lettura, il libro di racconti è, come vedete dalla foto, Storia di acque di boschi di popoli.

Nella sua stanza sto mangiando una mela, quando appare davanti a me, e l'odore dei gelsomini, che preme col petto e con le mani, si sommerge nel nostro abbraccio.
Guardo, guardo i suoi occhi sotto la mia bocca, pieni di lacrime pesanti. Mi allontano verso il balcone mangiando la mia mela, silenzioso, mentre lei si stende un poco sul letto levando in alto il volto inumidito. Attraverso la finestra il crepuscolo passa come un frate, vestito di nero, che si fermi davanti a noi lugubremente. Il crepuscolo è uguale in ogni parte, davanti al cuore dell’uomo che si angoscia, vacilla il suo straccio e si arrotola intorno alle gambe come una vela vinta, timorosa.
Infelice colui che non sa che strada prendere, del mare o della selva; infelice colui che rincasa e trova diviso il suo terreno, in quell’ora debole, in cui nessuno può ritirarsi, poiché le condanne del tempo sono uguali e infinite, cadute sopra l’indecisione o le angosce.
Allora ci avviciniamo scongiurando il maleficio, chiudendo gli occhi come per oscurarci completamente, ma riesco a scorgere attraverso l’occhio destro le sue trecce gialle, lunghe tra i cuscini. Io la bacio riconciliato, col timore che muoia; i baci si ammucchiano come serpi, si toccano  con levità estremamente diafana, sono baci profondi e molli, oppure raggiungono i denti, che risuonano come metalli, o si sommergono le due grandi bocche, mentre noi tremiamo come infelici.

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